
Con il sostegno del Biodistretto Picenum per una rete regionale del biologico più forte e collaborativa
L’ex sindaco di Montelupone Nazareno Agostini è stato nominato nuovo presidente dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica delle Marche (Aiab Marche). Titolare della Carciofaia Agostini, impresa agricola di riferimento nel settore biologico marchigiano, Agostini guiderà l’associazione insieme al nuovo consiglio direttivo composto da Valentina Piselli (vicepresidente), Cristina Murri, Gioia Castronaro ed Enzo Malavolta.
Sotto la nuova presidenza, Aiab Marche si pone l’obiettivo di rafforzare la rete del biologico regionale, sostenendo centinaia di imprese agricole che coltivano decine di migliaia di ettari di terreno e producono un ampio paniere di prodotti tipici, tradizionali e di alta qualità. L’associazione intende promuovere la formazione continua degli operatori del settore e una corretta informazione rivolta ai consumatori, nella convinzione che la diffusione del biologico rappresenti un contributo concreto al miglioramento della qualità della vita e alla tutela dell’ambiente.
Un elemento centrale della nuova direzione sarà la collaborazione attiva con i territori e le istituzioni locali. Aiab Marche lavorerà in sinergia con i quattro distretti del cibo presenti nella regione, promuovendo il dialogo tra produttori agricoli, pescatori, trasformatori, rivenditori e consumatori, con l’obiettivo di creare una filiera realmente integrata e sostenibile.
In questa visione di rete, Aiab Marche potrà contare anche sull’importante sostegno del Biodistretto Picenum, che ha espresso la propria disponibilità a collaborare per valorizzare ulteriormente il biologico marchigiano. L’intesa mira a condividere esperienze, competenze e strategie comuni, rafforzando la connessione tra le diverse realtà territoriali e favorendo lo sviluppo di pratiche agricole ecologiche e solidali.
La collaborazione tra Aiab Marche e Biodistretto Picenum si propone dunque di costruire una rete regionale del biologico più coesa, capace di tutelare la salute dei cittadini, la qualità dell’ambiente e la dignità del lavoro agricolo, generando al contempo nuove opportunità di crescita economica e turistica per le Marche.
